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Telai lignei collocati sul presbiterio della vecchia chiesa che oggi ospita il Museo dell'Archeologia Industriale della Lana di Arpino

Il Programma

Casa Belsito è una fondazione culturale in fieri. Al momento, artisti, artigiani e designer la utilizzano principalmente come piattaforma fisica. La definizione del suo programma indipendente ha visto il contributo di molti operatori culturali: tra gli altri, Charly Bloedel e Roberta di Cosmo hanno concorso alla messa a fuoco del concept di Casa Belsito; Yeb Wiersma, un’artista che vive sia ad Amsterdam che ad Arpino, ha animato un dialogo incessante circa il potenziale dello stesso programma; Lisette Smits, artista ed educatrice indipendente, è intervenuta con il suo sguardo critico. Siamo certi che sarà su una cosiddetta ottica “more than human” sull’ecologia, sul paesaggio e sul ricco patrimonio di Arpino e del suo territorio che si focalizzerà il programma di Casa Belsito, ed è naturale che, col tempo, esso cambierà, si altererà, si trasformerà. Ogni sua fase evolutiva sarà comunque legata a doppio filo con Arpino, città che un tempo si distingueva tra i più importanti distretti lanieri dell’Italia centrale e che nella lana aveva trovato la fonte primaria della ricchezza dei suoi abitanti. Ma oggi il paesaggio arpinate non è più caratterizzato dal pascolo per l’allevamento ovino bensì da estese piantagioni di ulivi: avvicendamento, questo, che ha indotto Arpino a dimenticare la sua originaria cultura laniera e al quale si aggiunge il cambiamento climatico con le sue imprevedibili conseguenze.

L'ecologia, in breve, si occupa di sistemi dinamici ed è proprio attraverso quella lente “more than human" che vorremmo discutere i cambiamenti in atto, i rischi ad essi connessi e, naturalmente, le nuove opportunità che pure si prospettano.
Cominceremo raccontando la storia della lana, di come una fibra tessile di origine animale ottenuta dal vello degli ovini sia poi diventata bene di consumo e di come oggi essa sia stata ridotta addirittura a scarto, gettato via o bruciato.

Nel mese di maggio (2024) abbiamo iniziato con la nostra prima serie composta da un workshop chiamato "Come trasformare la lana di scarto" sotto la guida del designer Alexander van Slobbe e del curatore Guus Beumer, inclusa una cosiddetta spedizione sul campo che mira a (ri)scoprire e rafforzare collettivamente la ricchezza culturale, la biodiversità e la conoscenza dormiente della più ampia regione di Arpino. Quest'ultima sotto la guida di Yeb Wiersma, un artista che vive e lavora sia ad Amsterdam che ad Arpino.

All'inizio di agosto (2024) abbiamo organizzato un cosiddetto evento gastronomico, celebrando tutti quei grandi produttori della regione. E come meravigliosa sorpresa Maher Al Sabbagh ha aggiunto i suoi talenti culinari e ha trasformato le loro meravigliose prelibatezze in un menu mediterraneo solo per un fine settimana.

Il 18 settembre (2024) siamo invitati da Bureau Europa a presentare House Belsito. Fa parte degli eventi Grand Tour che collegano diverse iniziative sulla località europea. I partecipanti a questo programma sono Chateau du Fresne a Champeon-Francia, Rademacher de Vries all'ENCI-Paesi Bassi, Ornamenta nella Schwarzwald-Germania e House Belsito ad Arpino-Italia. Per maggiori informazioni https://www.bureau-europa.nl

E per informazioni più aggiornate su House Belsito, controlla Instagram e questo sito web.

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Orditoi, telai e altri macchinari, cuore dell’industria laniera della vecchia Arpino, sono oggi parte dell’istallazione permanente del Museo dell'Archeologia Industriale della Lana di Arpino *

Apertura ed Evento Gastronomico Locale, Agosto 2024

Bella riunione e inauguratione di House Belsito, con produttori alimentari locali, cittadini locali e la proloco della città di Arpino, amici, vicini e persone che hanno contribuito a ristrutturare la casa. Ci siamo goduti tutti i drink e il cibo festoso preparati con prodotti locali dal caro amico e chef Maher al Sabbagh. Abbiamo ascoltato e preso parte alla conversazione sul cibo e le spezie locali, avviata dall'agricoltrice e custode della terra Camilla Linnaks Passani e dall'artista visivo Yeb Wiersma.

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Camilla Linnaks Passani mostra la pianta di ceci, dove ogni pisello ha il suo baccello.
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Proprio nel momento in cui Yeb Wiersma aveva iniziato il suo discorso su come la pianta del finocchio (Foeniculum vulgare) fosse/sia un simbolo di salvaguardia dal rischio di incendi, uno dei produttori alimentari ha dichiarato che la sua terra aveva preso fuoco... fortunatamente non sono stati danneggiati molti prodotti.
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